GrooveShark chiede ai suoi utenti di collegarsi tramite email o nome utente: questo ha reso la vita difficile a molti utenti poichè, se una parte utilizzavano il log-in con le classiche credenziali, una gran parte utilizzava l'accesso a Facebook. L'applicazione ha avuto un crollo assoluto dal suo massimo di 500.000 utenti a 0 nel giro di un giorno.
Non ci sono solo aspetti negativi da questa notizia: molte altre applicazioni che permettono agli utenti di loggarsi tramite Facebook e che offrono gli stessi servizi che offre GrooveShark infatti hanno avito un grande guadagno da questa cosa, come ad esempio Spotify che nel giro di soli sette giorni ha aumentato il numero degli utenti a 700.000.
Sarà la fine della musica in streaming con GrooveShark? Il tempo ci darà la risposta.
Non ci sono solo aspetti negativi da questa notizia: molte altre applicazioni che permettono agli utenti di loggarsi tramite Facebook e che offrono gli stessi servizi che offre GrooveShark infatti hanno avito un grande guadagno da questa cosa, come ad esempio Spotify che nel giro di soli sette giorni ha aumentato il numero degli utenti a 700.000.
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Questo articolo è stato scritto da me anche su ChimeraRevo.
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